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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Se uno fa e l'altro disfa

L’assessorato regionale al Lavoro finanzia corsi per la formazione di operatori socio sanitari. Clicca qui. http://www.comunedilanusei.it/lanuseiOnline/attachments/article/287/bando.pdf L’assessorato regionale alla Sanità dice che la proposta di assunzione di 500 operatori sociosanitari è irricevibile. COMUNICATO STAMPA Cagliari, 21 giugno 2011  - "La richiesta di assunzione di oltre 500 operatori sociosanitari è irricevibile". Lo ha detto l'assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, in risposta alle richieste dei lavoratori che hanno organizzato un sit in davanti alla sede dell'Assessorato. "Peraltro, già altri lavoratori precari sono stati assunti, addirittura in numero ben maggiore rispetto ai posti messi a concorso - ha aggiunto l'assessore Liori - Il prolungamento della gradutoria non è attuabile, e così si è espresso anche il Consiglio regionale. Ai miei occhi appaiono come proposte demagogiche e politicamente strumentalizzate." Perch

Imbecilli in divieto di sosta

Il parcheggio multipiano dell'ospedale di Lanusei, appena aperto, resta vuoto, la strada per il pronto soccorso infestata di lamiere. E il rischio d'incroci pericolosi fra autobus in manovra e ambulanze in arrivo rimane altissimo. Basteranno le multe che fioccano in questi giorni a dissuadere gli indisciplinati dall'abitudine all'infrazione? Oppure l'imbecillità rimarrà sempre in divieto di sosta?

Ultimo atto

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La telenovela è finita. Divisi da reciproco disprezzo, Michele Santoro e la superlottizzata Rai a maggioranza berlusconiana si dicono addio senza (ufficiale) rancore. E con congrua buonuscita al compagno conduttore. La Rai perde in informazione e dibattito di qualità, lo spirto guerrier ch'entro rugge a Santoro pulserà verosimilmente sugli schermi de La 7.

Ostaggi di una striscia gialla

LANUSEI - In fila indiana, prigionieri tra una striscia gialla continua, infinita, e il muro dei palazzi di via Roma. La vita da pedone a Lanusei è dura, sempre più dura. Durissima se il pedone spinge un passeggino, peggio se passeggino incontra passeggino e non c'è neppure modo di darsi precedenza l'un l'altro, perché tra le auto in sosta, più o meno selvaggia, non c'è un buco in cui infilarsi. Perché? Semplice. Manca non dico il coraggio di scelte imoprtanti, ma anche l'autorità per sfrattare un'auto e far posto a un bambino, per far tornare a misura d'uomo - giovane o vecchio che sia - questa cittadina che sta perdendo anche la sua anima. L'ultima rivoluzione del traffico era un'occasione di civiltà. Perduta, come tante altre.