Lo scalo resta chiuso? Chi tace acconsente


Tonio Pillonca
Hotel vuoti, camping e agriturismi a corto di prenotazioni (per Pasqua zero assoluto), aeroporto sbarrato e porto dimezzato. L'Ogliastra apre le porte all'estate esibendo un pessimo biglietto da visita, non per colpe tutte sue. Confindustria - non un sodalizio di poveri questuanti, ma una delle realtà più rappresentative del Paese - ha individuato le responsabilità senza nasconderle, con la massima franchezza, puntando l'indice sulla Regione e sul suo intollerabile silenzio. Un bene che dovrebbe essere indice di saggezza, responsabilità, amor proprio. A patto che non arrivi dopo una valanga di falsi auspici, frottole. Sarebbe stato meglio star zitti ai tempi delle vane promesse, per non dover spiegare oggi le ragioni di un fallimento.
(da L'Unione Sarda del 11.03.2012)


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