La madre non aveva poi sbagliato a dire che un laureato vale più di un cantante. Così Enzo si era preso il sicuro. Laureato e cantante. Sit tibi terra levis.
Le cifre che arrivano dall'Università dànno sicurezza e conforto. In Ogliastra le malattie cardiovascolari, così come i tumori, non uccidono più come una volta e il tutto non si può liquidare come un fortunato gioco del destino. Funziona il reparto di cardiologia (ora di unità coronarica) dell'ospedale e funziona la campagna di prevenzione doverosamente ossessiva condotta dai medici e dalle associazioni di volontariato che sostengono la ricerca contro i tumori o riuniscono i cardiopatici. Gli Amici del cuore, infaticabilmente, hanno insegnato provvidenziali tecniche salvavita a studenti, insegnanti, rappresentanti delle forze dell'ordine. L'Ogliastra si rivela eccellente, sul fronte della medicina e della solidarietà. Anche se piccola e per questo esposta ai tagli, secondo la logica del bisturi che guarda ai registri dello stato civile ma ignora il buonsenso. Tonio Pillonca (da L'Unione Sarda)
Tonio Pillonca Certificato urbanistico alla mano, una società cagliaritana era pronta a investire su un'area di Biscollai. Salvo scoprire che c'era il rischio frane. La grana va in Tribunale. Un certificato di destinazione urbanistica sbagliato potrebbe costare 27 milioni di euro al Comune di Nuoro. All'amministrazione di via Dante ha fatto causa una società immobiliare cagliaritana, la Icona spa, che ha acquistato una vasta area a Biscollai nella prospettiva di realizzare un centro direzionale. L'iniziativa, all'apparenza agevole sotto il profilo urbanistico, si è rivelata invece una montagna da scalare. Semplicemente perché il terreno interessato dall'operazione («di conferimento societario») non era libero da vincoli. Tutt'altro: l'area era in realtà da classificare come area hg4, «di pericolosità molto elevata da frana». Il che - sostiene la società avanzando l'astronomica pretesa risarcitoria - avrebbe costretto la Icnos a effettuare opere di ...
Tonio Pillonca Classi, cattedre, presidenze scolastiche e qualità dell'istruzione pubblica spariscono come se nulla fosse. E sembra quasi che l'Ogliastra, a cominciare dai suoi vertici istituzionali, ci stia facendo una pericolosa abitudine. Non fra un mese, ma subito la Provincia è chiamata a discutere il piano di (ri)dimensionamento scolastico. In vista ci sono tagli pesantissimi, ma il livello della mobilitazione in atto non sembra tale da reggere l'urto. Fermo alla fase della protesta non è mai decisamente passato a quello della proposta, forse perché è mancato il coraggio delle scelte in apparenza impopolari ma forse imprescindibili per garantire la qualità dell'istruzione pubblica. Meglio per un genitore iscrivere un figlio a una pluriclasse pur di farlo studiare nel suo paese o più opportuno rivendicare un trasporto pubblico efficiente che gli permetta di studiare nel Comune vicino ma insieme ai suoi coetanei? Salutare consegnarlo a un percorso educativo probl...
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