In pullman a Cagliari? Tre ore, se bastano


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Tonio Pillonca
In Val di Susa manifestano per impedire che i treni sfreccino su linee dell'alta velocità che ancora non esistono, in Ogliastra protestano perché i pullman non passano sulle strade che esistono. Lanusei-San Paolo, provinciale di collegamento all'Orientale sarda, per l'Arst sembrerebbe per metà un'illustre sconosciuta, visto che gli autobus in viaggio da e per Cagliari la percorrono fino al bivo di Loceri, poi svoltano per Barisardo e passano per Cardedu. Nostra Signora del trasporto pubblico non utilizza neppure il nuovo pezzo di Orientale sarda San Priamo-Cala Regina (perlomeno sulle linee di collegamento con l'Ogliastra). Cosicché per arrivare a Cagliari in bus ci vogliono almeno tre ore. In sostanza si fa prima ad andare in aereo da Cagliari a Londra, da Roma a Madrid, da Malpensa a Mosca. Il Frecciarossa che parte ogni giorno da Milano Centrale alle 19 arriva alla stazione di Roma Termini alle 21,59. Tre ore per percorrere mezzo Stivale, tre ore per percorrere mezza Sardegna. Nessuno deve scandalizzarsi se in una regione terzomondista a oltranza, sprovvista di autostrade e disseminata di mulattiere, succedono certe cose. Deve scandalizzare di più che nessun inquilino dei palazzi della politica regionale muova un dito per sollecitare una svolta. A chiedere trasporti e misura d'uomo ci ha pensato un gruppo facebook fondato da Roberta Barrui, studentessa pendolare di Ilbono, a raccogliere l'appello un assessore comunale di Lanusei, Maurizio Mereu, che ha chiesto un incontro all'Arst. Il vecepresidente ogliastrino dell'azienda, Armando Loi, è invitato a partecipare.
(da L'Unione Sarda)

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